Fare le foto con il cellulare (bene)

Si può dire che maneggio quotidianamente tantissimi contenuti fotografici per lavoro. La tendenza soprattutto con l’avvento dei social è di ricevere materiali fatti direttamente dal cellulare con foto tagliate, storte, sovraesposte, scure, sfuocate e ritagliate nei formati più assurdi.

Il mezzo lo abbiamo tutti, chi più performante chi meno, poco importa. Ogni adulto ha un cellulare e ad ogni adulto viene chiesto sempre di più sul lavoro di scattare fotografie. Non sempre si parla di selfie narcisistici per mostrarci sorridenti, quelli al naturale o con i filtri vanno più che bene così come vengono (è il loro scopo), ma anche l’idraulico che viene per una riparazione scatta una foto a testimonianza di ciò che ha fatto.

Non è meglio ingaggiare unǝ fotografǝ professionistǝ?

I social e i cellulari di ultima generazione hanno appianato il divario tra professionistǝ e clientǝ, e quindi per prima cosa va capito quando è il caso di investire in uno shooting fatto bene e quando possiamo munirci del “fai da te”.

Se hai un e-commerce e vendi prodotti, lo shooting professionale ti garantisce efficienza e qualità che da solǝ non è una certezza. Se stai rifacendo tutta l’immagine aziendale, avere del materiale professionale è una risorsa importante che vi permette di essere presentabili e di stampare prodotti di qualità.

Do per scontato che sia chiaro, nessuno si può improvvisare fotografǝ con il solo utilizzo di un telefono, ma se bisogna gestire un profilo social quotidianamente, possiamo iniziare a parlare di in un livello intermedio dove per sapere che decisione prendere a riguardo possiamo fare un ragionamento diverso.

Parlate con il/la professionistǝ di fiducia e confrontatevi apertamente sulle vostre necessità. Queste sono le domande che mi farei prima di decidere, consapevole che posso anche scegliere di fare un po’ e un po’.

  • che tipo di rapporto voglio instaurare con i miei followers?
  • che immagine voglio dare del mio lavoro e dei miei prodotti?
  • quanto mi importa della qualità?
  • che tipo di prodotto devo fotografare?
  • quanto tempo ho a disposizione, riesco a studiare e informarmi su come sfruttare al meglio il canale oppure improvviso?
  • riesco ad avere costanza?
  • guardando la galleria del mio telefono mi piacciono le mie foto? mi invogliano a comprarle o a fermarmi qualche secondo per apprezzarle?

Gestire i propri canali è una parte di lavoro, servono tempo e dedizione, in qualche modo dobbiamo riconoscere che si tratta di un investimento o delle nostre ore o di un professionista che lo fa al posto nostro.

Ecco 4 esempi di profili che usano le fotografie nella propria comunicazione in modo differente:

Se vuoi diventare il numero 1 con le foto ti consiglio i corsi di Irene Ferri (Venice per la fase di ideazione e scatto, Plutone per la post-produzione) sono ottimi e ricchi di risorse. 

Cosa puoi fotografare con lo smartphone?

Son curiosa di sapere se tifi per i selfie a tutto spiano o per fotografie senza umani. A me piace molto fotografare la natura e tutto ciò che sta fermo, con i movimenti entro un po’ nel panico ma ci sto lavorando.

Per semplificare le cose, parto da ciò che non possiamo fotografare cioè le foto notturne alla luna, foto con soggetti ad alta velocità, foto molto ravvicinate (macro) o zoom straordinari.

Cosa invece si può fare? puoi fotografarti mentre sei al lavoro, facendo dei reportage delle tue trasferte, fotografare paesaggi e piatti, architettura e oggetti. Quindi un sacco di roba, no?

Piccolo riassunto con le basi per chi parte a fotografare da zero:

+ Pro

  • La risoluzione non è più un problema! Gli smartphone di ultima generazione arrivano a 16 megapixel o più. 
  • Il telefono è a portata di mano. Ti accompagna durante il giorno, non pesa, non ha obiettivi da cambiare, batterie che si scaricano o la schedina di memoria piena. 

– Contro

  • Senza obiettivi ci manca lunghezza focale da aggiustare a seconda delle occasioni, per cui non riusciremo a fare foto a soggetti troppo lontani. 
  • Assenza di un mirino che ci impedisce all’aperto, con troppa luce, di vedere cosa si sta scattando.
  • Poca flessibilità nella messa a fuoco, con soggetti in movimento, in caso di luci molto basse o notturne. 
  • L’archivio è più complesso da organizzare. Si può fare tramite alcune app come Lightroom o per esempio con Google Foto come consiglia Chiara Battaglioni.

Parti dalle impostazioni della fotocamera

Per ottenere la miglior qualità possibile bisogna partire dagli strumenti. Non esiste una foto che si può tirare a lucido se è fuori fuoco in partenza, per cui dedica 10 minuti alle impostazioni del tuo telefono per conoscere le potenzialità. 

Vai nelle impostazioni della fotocamera e togli la filigrana con l’ora o il modello del telefono per evitare l’effetto boomer, attiva la griglia con 9 riquadri per capire cosa stai inquadrando.

Prevedi un investimento per organizzare il set, soprattutto se pensi di fotografare prodotti

Hai fretta di iniziare a fotografare il tuo prodotto? Il mio consiglio è di non correre a comprare l’ultimo modello di cavalletto della Manfrotto. A volte non serve proprio comprare le attrezzature più performanti se la tua idea è di scattare con la luce naturale nel tuo laboratorio basta semplicemente posizionare il telefono dove può stare fermo e usare tanta fantasia, un libro che fa da cavalletto e tanti tentativi per trovare la foto giusta. 

Puoi anche arrivare alla conclusione che il tuo ambiente non è fatto per le foto. Per cui ti lascio alcune idee per ovviare al problema:

  • un cavalletto treppiede per stabilizzare l’inquadratura
  • lightbox per prodotti su sfondo bianco o nero (ne esistono di mille tipologie e misure)
  • ring light per illuminare il tuo viso o gli oggetti con una luce morbida
  • sfondi fotografici in vinile per avere diverse basi su cui appoggiare piatti o prodotti
  • oggetti riempitivi o decorativi, un fiore, delle penne, varie ed eventuali che possano arricchire l’inquadratura e dare un piacevole senso di freschezza nella foto

Ora sei prontǝ a scattare!

Quindi fai ordine, sposta la scopa dal muro, il filo del caricabatteria o l’avvitatore dal mobile che hai appena montato. Sei prontǝ

  • Dai una pulita al telefono, il sushi non unge ma le tue mani sì e vorrei evitare che ogni foto abbia un alone opaco sulle foto.
  • Usa la luce naturale, se possibile, non serve il raggio diretto del sole ma un cielo poco nuvoloso o sereno. Ricorda che ci saranno meno ombre secche nelle prime e ultime ore di luce della giornata rispetto allo scatto di mezzogiorno in piena estate.
  • Se fotografi all’interno posizionati vicino ad una finestra, non a diretto contatto meglio se tra lei e il set ci fosse una tenda. Attenzione ai materiali riflettenti come le bottiglie di vetro o la plastica dei sacchetti che con una luce sbagliata diventano ingestibili.
  • Non usare il flash. 
  • Non usare lo zoom.
  • Posiziona il telefono sul cavalletto e poi gli oggetti, dando un occhio all’inquadratura.
  • Se fotografi un prodotto dagli aria e lascia abbondantemente dello spazio sui lati. 
  • Se stai fotografando persone, il cavalletto potrebbe non servire, ma premurati di non tagliargli testa, capelli o piedi.
  • Gira attorno al soggetto, sei tu che devi muoverti e spostarti nell’ambiente, in questo modo potrai cambiare prospettiva e inquadratura.
  • Scatta foto verticali e orizzontali, evita come la peste i filtri automatici e scatta tantissimo che per cancellare poi c’è tempo. 
  • Divertiti! Se puoi farlo in compagnia è meglio così hai due mani in più e supporto emotivo se ti sale lo scoramento.

Non è finita qui

Quando hai tanti scatti, il lavoro più importante è quello di selezionare le foto migliori, tagliarle e correggere gli errori. Fare piccole modifiche di post produzione, tra cui l’importantissimo bilanciamento del bianco.

Gli strumenti che preferisco sono: due app sul telefono fondamentali come Snapseed e Lightroom infine Pixrl X che è un programma analogo a Photoshop online per chi vuole uno strumento semi-professionale gratuito.

Una riflessione banale, data dalla mia esperienza. Trovo che troppo spesso ci si improvvisa a fare sostituendoci agli altri. Poi ci accorgiamo, alcuni lo ammettono altri no, che entra la sbadataggine, la fretta, la poca immaginazione, la presunzione, il “mi serve subito”, il “mi basta poco”.

Se vendi un prodotto di qualità presentalo agli altri con altrettanta cura e attenzione, fallo perché lo so che ci tieni. Meglio meno shooting ma più curati che materiali brutti in abbondanza.

Capisco la scelta di non chiamare unǝ professionistǝ, in alcuni contesti per me ha senso, ma allora rimboccati le maniche, non ti arrendere alla prima foto “vista e piaciuta”, studia e approfondisci la materia perché è sostanziosa.

Se non vogliamo mettere mano al portafoglio pensando di risparmiare, calcoliamo che anche il nostro tempo è denaro, e sarebbe il caso di usarlo il meglio possibile.

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La newsletter che invio a fine mese con le novità del blog, tools e idee per curare al meglio la tua comunicazione visiva.

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