Imparare a usare Canva

Sei in affanno, devi promuovere un nuovo servizio. È sabato e vuoi iniziare a pubblicare un nuovo post ma non sai da dove cominciare.

Ti senti spaesatə come quando c’è nebbia? Non ti preoccupare, online c’è una cosa che fa proprio al caso tuo, si chiama Canva. Un software che ti aiuta a creare delle belle grafiche da pubblicare online.

monte stivo con nebbia

Confesso, lo uso anche io. 

In alcuni periodi aiuta a velocizzare le consegne, soprattutto quando non si conoscono i formati per i social o non si sa da che parte iniziare. Per dire, a me pesa da matti stare dietro a Zuckerberg che cambia i formati delle copertine di Facebook come le mutande.

Canva non è né il primo né l’ultimo software che punta a facilitare la vita dei non addetti al lavoro. Però al momento è quello che secondo me viene più apprezzato.  

Lo consiglio perché è semplice da utilizzare ed è gratuito

Canva ad oggi è il software del “fai da te” più nominato e utilizzato, questa è la loro storia nata da un’intuizione di Melanie Perkins che l’ha fondata nel 2012 insieme a Cliff Obrecht e Cameron Adams.

Con alcune dritte puoi ottenere dei buoni risultati, gestire i file velocemente rimanendo coerente con la tua brand identity, senza sembrare boomer

Amo sperimentare nuovi strumenti per migliorare il mio lavoro e organizzarmi meglio, tu sei già abbastanza tecnologicə? Non ti preoccupare se non lo sei, è davvero basico. Comunque ti invito a provare a vedere se fa per te.

Primi passi su Canva

A differenza di Word, su Canva parti con lo scegliere un modello del formato che vuoi realizzare. La prima cosa che devi fare è andare sul sito e creare un account.

Hanno un’ottima assistenza e guida primi passi, per cui vedrai comparire dei popup che ti illustreranno le varie finestre. 

Partiamo con la prima schermata, qui ti propongono modelli suddivisi in categorie intuitive come: menu, post di Instagram, presentazione, curriculum.

screenshot con modelli in canva

Scegli il formato che desideri e inizia a sperimentare. Si aprirà una pagina con a sinistra un menù ricco di modelli già impostati tra cui scegliere. C’è un ottimo servizio di guida e assistenza.

Potrai caricare le tue immagini con un semplice trascinamento o scegliere tra il ricco archivio di Canva.

Puoi sbizzarrirti con adesivi o cornici, ma se scegli un modello ti consiglio di inserire dentro i tuoi contenuti, cambiare i colori e stop. Così sei sicurə di non fare casino.

Ci sono tantissimi font, se scegli di abbonarti saranno ancora di più, a partire da € 11,99 al mese. Se no rimane tutto gratuito con un’interfaccia semplice sia da desktop che da mobile e all’occorrenza potrai pagare solo le cose Pro che usi.

La risorsa più utile, per chi vuole gestire le grafiche aziendali online è impostare il Kit aziendale con il proprio logo, la palette colori ed i caratteri. In questo modo il programma vi proporrà per primi i modelli con queste impostazioni già settate per farvi perdere meno tempo. 

screenshot di kit aziendale su Canva

Breve lista del perché scegliere di impaginare in Canva

  • 5GB di spazio gratuito che condividere con altre persone 
  • Offre modelli fantasiosi che spaziano tra il professionale, l’elegante e quello più cool, per accontentare chi ha poca fantasia o poco tempo
  • Scegliere vari formati di file da scaricare: PNG, JPG, PDF standard, PDF ad alta qualità, SVG (Pro), GIF, video MP4 (pro)
  • Più di 100 font tra cui scegliere e finalmente mollerai il povero Arial
  • Raccolta di elementi grafici e fotografie di stock gratuite o acquistabili con carta di credito
  • Puoi condividere il file in remoto tramite email con altre persone che possono modificare e correggere il file al posto tuo
  • La user experience è molto intuitiva, per cui garantisco che anche chi ha zero pratica in massimo un paio d’ore riesce ad orientarsi e creare un volantino.

I limiti dello strumento, soprattutto riguardo i supporti da stampare

Non è un programma di impaginazione, ci tengo a precisarlo perché una volta che si inizia a sperimentarlo ci si fa prendere dalla gioia e si vorrebbe scriverci un libro su Canva. Ma non è possibile.

I tipografi piangono alla vista di un PDF fatto in Canva e ne hanno ottime ragioni.

Ci sono molti limiti tecnici per quanto riguarda i file di stampa, per questo lo consiglio solo per i social o al massimo un volantino che deve durare una giornata e via.

Ho provato a documentarmi online e ho scoperto l’articolo di Raffaele Angelillo, prepress specialist presso gruppo stampa GB che spiega in questo articolo come ci siano dei limiti tecnici da non sottovalutare. Il riassuntone è che Canva è carente sul lato della conversione PDF, della gestione dei colori – soprattutto quando vogliamo coerenza con il nostro brand e la palette, ma cosa più “spaventosa” è la compressione che fa sulle immagini che non danno nessun allarme di bassa risoluzione/qualità per cui si rischiano dei tremendi pasticci.

Angelillo lo spiega molto bene e se vi appassiona la tecnica specifica vi consiglio di andare a leggervi soprattutto il paragrafo “Analisi del file”.

Lato impaginazione invece, credo ci sia utile dirvi quanto sia frustrante da utilizzare per chi è abituato ad avere strumenti professionali. Per farvi un esempio, pensate ad uno chef che taglia una cipolla. Quando lo facciamo noi ci mettiamo il triplo del tempo, per cui sarà scontato essere affascinati da quell’attrezzo che taglia a quadratini le cipolle, ma quanto ci guarderebbe storto lo chef?

Io non vi guardo storti, ma è normale che non sia a mio agio. Lo uso solo per cose super semplici e quando so già cosa mi serve fare, in super fretta e basta.

Per me lo strumento si ferma a quelle cose lì. Perché quando si inizia a voler impaginare più di una pagina, con tanti elementi e fotografie il sistema inizia a rallentare. Non riesci a capire cosa stai facendo e dopo che ci hai lavorato più di un ora non salva. L’incubo di ogni graficə.

Non esiste riuscire ad impaginare grafici, tabelle con stili di paragrafo. Numeri di pagina da inserire manualmente, devo ricordami che font ho usato e in che dimensione per tutte le pagine e se cambio idea devo entrare in ogni blocco per fare le singole modifiche. Insomma così ci si incasina la vita.

Sicuramente o strumento è in continuo aggiornamento, quindi staremo a vedere se si attrezzeranno anche su quello o se invece si continuerà a utilizzarlo solo per il web.

Alternative a Canva

Dicevo che Canva non è l’unico, io metto qui un elenco per chi proprio non lo tollera e vuole provare dell’altro:

  • Adobe Spark
  • Stencil
  • Pablo
  • Picmonkey
  • Befunky
  • Designbold
  • Crello

Trucchi del mestiere

Dagli evergreen che valgono per qualsiasi cosa, anche per il file Word che so che continuerai a fare a delle impostazioni specifiche in Canva. Sono suggerimenti pratici, di ciò che faccio anche io ogni volta che apro un foglio bianco.

  • Imposta il tavolo di lavoro. Dal menù “File” abilita righe, guide e margini. Ti saranno molto utili per ricordarti di non appiccicare il testo troppo vicino al bordo e per allineare per esempio il titolo sempre nello stesso posto oppure due foto sulla stessa riga.
  • Usa 1 carattere e sfrutta le sue varianti: dimensione, colori, bold (grassetto) o italic (corsivo). Se vuoi fare bene usane 2 al massimo, scegliendone uno diverso per il titolo e uno per il testo.
  • Scegli i colori del tuo logo o la palette che ti è stata creata dal grafic*. Se non sai esattamente quali sono usa Adobe Color che estrapola i colori da un’immagine e ti restituisce i codici esadecimali con i cancelletto (fatti come questo: #A7D93B)
  • Usa bene i colori e cerca di utilizzare un buon contrasto tra sfondo e testi perché quello che vuoi è che il tuo messaggio sia leggibile. Se usi un paragrafo molto lungo evita rosso su sfondo blu, testo verde su sfondo rosso, testo rosa su sfondo azzurro, testo beige su sfondo bianco e viceversa. Preferisci invece sfondo chiaro con testo scuro. Canva prepara dei modelli sensati e affidabili.
  • Per ottimizzare il lavoro su Instagram e se è di tuo gusto, puoi fare un post con uno sfondo di un colore unico e poi pubblicare lo stesso contenuto sulle Stories senza fare un adattamento al formato, perché in automatico Instagram selezionerà lo stesso colore di sfondo.
  • Cambia i nomi dei file (in alto a destra trovi il nome del modello scelto o “Progetto senza titolo”, basta un clic e puoi cambiarlo). Questo ti aiuta ad archiviare bene i file e ritrovarli nel tuo computer. Se invece scarichi molte pagine in jpg o JPG Canva esporta una cartella con i file numerati 1,2,3… in sequenza e non ci puoi fare nulla.
  • Se mensilmente usi una grafica per comunicare gli eventi che fai, ricordati di partire sempre da una copia del file del vecchio. Questo perché se fai pasticci puoi sempre recuperare i pezzi fatti in passato e perché invece che lavorare un file online con 100 pagine, lavori su massimo 5/10 e il sistema funziona meglio.

La nebbia se ne è andata? È ora di creare un nuovo post!

So che saper utilizzare uno strumento non significa che matematicamente il tuo profilo risulti curato, coerente e professionale.

Potrebbe diventare un arlecchinata o un impegno che ti ruba ore davanti al computer. Prova Canva e vedi se ti trovi bene. Se hai bisogno di una mano scrivimi che posso aiutarti ad organizzare in modo semplice tutte le grafiche per i tuoi social.

newsletter segnature di saralarossi

La newsletter che invio a fine mese con le novità del blog, tools e idee per curare al meglio la tua comunicazione visiva.

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